Il 20 Novembre è la data in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dei bambini e oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Nonostante ci sia un consenso generale sull’importanza dei diritti dei bambini purtroppo ancora oggi in tutto il mondo molti bambini e adolescenti sono vittime di violenze e abusi, emarginati e vivono in condizioni di grave trascuratezza.
Questa giornata deve servire a ricordare a tutti che molti bambini nel mondo non possono giocare, cantare, leggere e studiare, che forse molti bambini non saranno mai degli adulti equilibrati o altri moriranno anche prima di diventare degli adulti.
L’Unicef ci ricorda che, anche nella giornata di oggi, nessuno potrà impedire che muoiano 15 mila bambini sotto i 5 anni, o che, a causa di una violenza, ogni 5 minuti muoia una bambina o una ragazza, e ogni 7 muoia un bambino o un ragazzo.
La mortalità neonatale resta ancora molto alta sopratutto in alcune aree del mondo dove le percentuali sono:
- 39 % Asia meridionale
- 38 % Africa subsahariana
- 24% India
Ci sono poi i matrimoni precoci che sono ancora una realtà troppo viva e difficile da sradicare in certe culture del mondo dove un quarto delle bambine sono costrette a sposarsi prima di aver compiuto la maggiore età per non parlare delle mutilazioni genitali femminili subite da 63 milioni di ragazze e bambine.
Questi sono tutti dati che dovrebbero far pensare quanta strada c’è ancora da fare per garantire un futuro alle nuove generazioni che sia dignitoso e che non ci siano più episodi nel mondo di infanzia negata come quelli che ancora oggi si leggono sui giornali o si sentono nei Tg.