Oggi vogliamo parlarvi di un problema medico che riguarda un gran numero di persone. Avete mai sentito parlare di aderenze? Facciamo un po’ di chiarezza sull’argomento.
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Che cosa sono le aderenze addominali?
Le aderenze addominali possono essere definite come un lembo di tessuto fibroso-cicatriziale che congiunge inconsuetamente i pezzi di organo che in realtà dovrebbero mantenersi distinti e separati.
Come vedremo nel corso di quest’articolo, le ragioni che lasciano insorgere questo tipo di problema possono essere innumerevoli.
Le aderenze si presentano con maggiore frequenza nell’intestino (tanto che si parla anche di aderenze intestinali). L’intestino ha infatti una struttura molto peculiare, che favorisce lo sviluppo della formazione del tessuto fibroso. Chi ha bene impressa nella mente l’immagine di quest’organo, che nei libri di anatomia viene raffigurato come un tubicino serpeggiante, può ben intuire i motivi di tale predisposizione: attorcigliandosi più volte su se stesso, l’intestino permette alle diverse parti di sé di unirsi in modo anomalo, facilitando così la comparsa delle aderenze.
Quali sono i sintomi delle aderenze addominali
Il problema delle aderenze addominali è che è molto difficile registrarne i sintomi, che sono spesso tardivi e quasi sempre assenti. Anche per questo il problema viene diagnosticato il più delle volte molto tardi.
Quando le adesioni sono più di una o colpiscono tessuti e organi più delicati, è facile avvertire dolorose fitte all’addome. Quando queste di presentano nell’intestino, ad esempio, il dolore può essere anche cronico: questo accade perché all’insorgere del problema seguono anche una serie di disturbi dei processi di digestione.
Se invece le aderenze attaccano il fegato si possono registrare problemi legati alla respirazione e un conseguente dolore durante l’inspirazione.
Aderenze addominali: diagnosi – cause – come curarsi
Le aderenze addominali si sviluppano sempre quando il corpo ha una ferita da guarire e avvia i suoi processi di rigenerazione dei tessuti. Proprio per questo le adesioni si presentano come conseguenza di un’infezione o a causa di un forte trauma. Stando a quanto riportato dalle statistiche più recenti, esse sono il più delle volte un problema di chi si trova in un forte stato infiammatorio o a chi si è sottoposto ad un intervento all’addome.
Possono ad esempio dover far fronte a questo disturbo medico quei pazienti che hanno dovuto curare una colite ulcerosa, un’appendicite o anche una gastroenterite infettiva. In alcuni casi, le aderenze possono anche svilupparsi come conseguenza di una malattia sessualmente trasmissibile, come ad esempio la gonorrea o la clamidia.
Diagnosi
Come abbiamo detto, a causa del loro essere asintomatiche, le aderenze sono piuttosto difficili da diagnosticare. Il sospetto diagnostico lo si ha quando il paziente inizia a soffrire di dolore all’addome. A quel punto lo stesso viene sottoposto a laparoscopia esplorativa, ossia una procedura chirurgica poco invasiva, che consente allo specialista di raggiungere la cavità addominale senza grosse incisioni.
Come curarsi
Come ci si cura quando si scopre di avere a che fare con le aderenze addominali? Proprio come illustrato nel paragrafo precedente, i medici preferiscono intervenire chirurgicamente. La rimozione del tessuto cicatrizzale avviene attraverso un intervento chiamato adesiolisi.
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