Quando si è in dolce attesa possono comparire alcune fastidiose problematiche che possono rendere più pesante il confronto con questo periodo speciale. Una che si presenta di frequente è la nausea gravidica che, in certi casi, può sfociare in numerosi episodi di vomito. Conoscere le caratteristiche di questo disturbo e alcuni semplici rimedi può essere di grande aiuto per affrontarlo al meglio.
La gravidanza è una delle fasi più intense nella vita di una donna. Durante i nove mesi possono però intervenire alcuni disturbi che possono rendere complessa la dolce attesa. Tra le problematiche che di frequente vengono segnalate dalle future partorienti è da menzionare la nausea gravidica. Quest’ultima è infatti stata indicata come disturbo ricorrente da oltre la metà delle donne in stato interessante. In alcuni casi, il disagio può intensificarsi finanche a dare vita a episodi di vomito.
Conoscere da vicino il quadro generale del disturbo può facilitare il confronto con gli effetti. A questo proposito, può essere utile sapere che la nausea e il vomito in gravidanza (che contraddistinguono in via principale il primo trimestre dell’attesa) possono essere fortemente alleviati con l’uso di Biochetasi.
Andando oltre possiamo dire che guardando alla casistica generale, è stato rilevato che la maggior parte degli episodi tende a comparire nella parte iniziale della giornata, in special modo poco prima o poco dopo la colazione. Un altro fatto da tenere in considerazione è la condizione che hanno sperimentato numerose donne che hanno manifestato un aggravamento dei sintomi di fronte alla vista degli alimenti stessi.
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Nausea e vomito in gravidanza: disturbi gastrici alcune nozioni utili
La nausea gravidica, data la sua particolare diffusione, è classificata come un sintomo para fisiologico. Ciò non toglie il fatto che questo disturbo possa influenzare pesantemente la qualità della vita della futura partoriente.
Questo è ancora più vero se la donna si trova a fronteggiare la manifestazione più severa o persistente del disturbo. In quest’ultimo caso si parla di iperemesi gravidica, una condizione che può comportare un’elevata perdita di peso rispetto alla situazione di partenza.
In aggiunta, è bene sapere che vi sono alcuni elementi che possono quantomeno far ipotizzare una maggiore incidenza di questa condizione. Il primo da considerare è legato alla familiarità con l’iperemesi gravidica.
Può quindi essere utile indagare l’anamnesi familiare e chiedere alle parenti più prossime che hanno già avuto figli come hanno vissuto l’attesa. È stato, inoltre, rilevato che possono presentare un rischio maggiore anche le future partorienti che già in passato hanno sperimentato la nausea come disturbo collegato ad altre problematiche.
Tra queste, le principali associazioni sono rintracciabili qualora la nausea sia emersa a seguito dell’emicrania, dell’assunzione della pillola anticoncezionale o in generale di farmaci a base di estrogeni. O ancora se il disturbo è stato sperimentato in combinazione con il reflusso gastrico o sia stato dovuto al mal d’auto.
Buone pratiche contro la nausea gravidica
Come visto in precedenza, la nausea e il vomito in gravidanza sono problematiche estremamente comuni e ampiamente diffuse e, quando si presentano, possono essere riportate sotto controllo anche attraverso l’utilizzo di prodotti come Biochetasi. Ma le condizioni che possono influenzare la comparsa dei sintomi sono numerose.
Ecco perché può essere essenziale conoscere in anticipo alcuni semplici accorgimenti che possono aiutare – se non a eliminare – almeno a rendere più sopportabile e gestibile la problematica.
La prima e più importante possibilità è collegata allo stile di vita e alla scelta degli alimenti e delle abitudini da adottare. In questo senso, può essere importante limitare le porzioni e il quantitativo generale di cibo che si ingerisce durante la giornata. In aggiunta, è bene prendersi il giusto tempo per consumare in tranquillità il pasto.
È inoltre essenziale attendere che sia trascorsa almeno mezz’ora o un’ora prima di stendersi per riposare. È poi consigliabile effettuare piccoli pasti salati, bere acqua a piccoli sorsi distanziati ma in maniera costante, così da non incorrere nella disidratazione.
Da ultimo, può essere necessario eliminare dalla dieta le bevande gasate, privilegiando il tè deteinato e alcuni rimedi naturali come lo zenzero, da consumare sempre con moderazione.