I pantaloni elasticizzati, noti anche come leggings e fuseaux, sono un capo d’abbigliamento che non passa mai di moda. Comodi, versatili, perfetti in qualsiasi occasione e stagione, i leggings sono un must have presente in ogni guardaroba femminile. Tra amore e odio, moda e polemiche, i leggings, usati come alternativa ai collant coprenti, sono in voga ormai da decenni e non conoscono crisi. Chi ritiene che i pantaloni elasticizzati siano un’invenzione dei tempi moderni, dovrà ricredersi. Non solo perchè la moda dei pantaloni elasticizzati passa anche per quelli a zampa di elefante per soddisfare anche i gusti di chi non ama i pantaloni stretti alla caviglia.
Scopriamo insieme l’affascinante storia dei pantaloni elasticizzati.
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La nascita dei pantaloni elasticizzati
Il debutto dei leggings avviene negli anni Cinquanta. La prima a proporli fu proprio Mary Quant, la celebre inventrice della minigonna, in abbinamento ad abitini corti e scarpe alte con plateau. Fu però Emilio Pucci che li ribattezzò “fuseaux” dalla forma che davano al corpo femminile quando venivano indossati. Con questo nome i pantaloni elasticizzati sono stati chiamati fino agli anni Duemila.
Nel 1960 fu proprio Pucci a lanciare i pantaloni Viva, che presentavano un elastico sulla pianta del piede per rendere perfettamente tesa ed elastica la stoffa del pantalone e modellare ancor più la silhouette.
Qualche anno dopo fu ancora Pucci a lanciare il modello “Capri”, pantaloni elasticizzati che lasciano la caviglia scoperta e terminano tra il ginocchio e la caviglia. Fu la divina Audrey Hepburn a far conoscere i leggings al grande pubblico, indossandoli più volte sul grande schermo. Correva l’anno 1957 quando nella pellicola “Cenerentola a Parigi” Audrey indossava un paio di leggings neri, in abbinamento a un dolcevita nero e a un paio di mocassini.
I pantaloni elasticizzati negli anni ’70 e ‘80 e il look da cattiva ragazza
Nella moda degli anni ‘70 dominavano i pantaloni a zampa di elefante. Fu “colpa” del film Grease, uscito nel 1978 ma ambientato negli anni ‘50, che si diffuse la moda dei pantaloni elasticizzati in pelle. La protagonista Sandy nella scena cult finale in versione bad girl con capelli ricci, sigaretta e pantaloni attillati di pelle, lanciò una nuova moda e ispirò milioni di adolescenti.
Sempre negli anni ’70 nascono anche i jeans e i pantaloni a zampa d’elefante, simbolo di un’epoca che ha segnato forti cambiamenti nel mondo a livello sociale per via delle proteste collettive dei giovani cossidetti “rivoluzionari”, dal loro modo di esser al vestire. Infatti le donne andavano verso l’emancipazione esprimendolo anzitutto col loro modo di vestire e in particolare coi pantaloni elasticizzati fantasia. Alcuni di questi modelli li puoi trovare QUI.
Secondo Vogue, l’invenzione dei leggings così come li conosciamo oggi si deve a Patricia Field, costumista di “Sex & The City”. Negli anni ‘80 fu la volta di Jane Fonda, che indossando i leggings in versione sexy e sgargiante, lanciò una nuova moda, quella di usare i pantaloni elasticizzati per fare aerobica in abbinamento agli scaldamuscoli.
I pantaloni elasticizzati negli anni ‘90 e oggi
Gli anni ‘90 vedono la crisi dei pantaloni elasticizzati che ricompaiono prepotentemente negli anni 2000 sotto le minigonne di jeans, specialmente quelli neri e lunghi sopra la caviglia. La moda impone in abbinamento questo look le Converse o le ballerine. Oggi i pantaloni elasticizzati si trovano in qualsiasi colore e fantasia (anche in pizzo) e vengono indossati, anche senza gonna, in modo casual e da qualsiasi tipologia di corpo femminile (anche dalle curvy).