Allergia alla chemio: una buona percentuale di bambini affetti da tumore è costretta ad interrompere le cure a causa di reazioni allergiche. Ma c’è una buona notizia.
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Allergia alla chemio: curare i bambini con il tumore
Gli esperti del Policlinico Gemelli di Roma hanno studiato un metodo per aiutare questi bambini.
La pratica consiste nella desensibilizzazione al carboplatino, ovvero nella somministrazione della sostanza in dosi crescenti per evitare reazioni di tipo allergico e con il fine di rendere l’organismo tollerante al chemioterapico.
La ricerca è stata condotta sui tumori del cervello da Antonio Ruggiero (docente Cattolica di Roma – équipe medica dell’Uoc di Oncologia pediatrica della Fondazione policlinico universitario Agostino Gemelli) e pubblicato sulla rivista “Frontiers in Pharmacology”, i risultati sono stati una dimostrazione della possibilità di un’adeguata strategia di gestione delle reazioni allergiche al Carboplatino che permette di non interrompere la cura.
Lo studo sui glomi (tumori al cervello) non è casuale, si tratta di una forma tumorale molto diffusa, che viene trattata con la chirurgia ma anche con la chemioterapia, il Carboplatino è il più efficace, tuttavia registra anche i casi più numerosi di reazioni allergiche specie nei bambini (fino a 2 bambini su 3) che sono perciò costretti ad interrompere la cura o a procedere con la sostituzione di farmaci meno efficaci ma con altrettanti effetti collaterali.
Allergia alla chemio: i risultati con il nuovo metodo
Con il nuovo metodo però i bambini riusciranno a tollerare il farmaco come spiega Ruggiero, inoltre, si potrà anche adoperare in altri casi per diversi tumori ed in età adulta: “Questa strategia di somministrazione può essere estesa a tutti i tipi di tumore dell’età pediatrica e dell’età adulta e può rappresentare il modello di riferimento per le ipersensibilità da altri chemioterapici”.
Un altro grande passo avanti per la medicina pediatrica in favore dei bambini malati di tumore.