Sin dall’infanzia è importante porre attenzione sui bambini e cibo, ovvero permettere loro di instaurare un rapporto sereno con il cibo per prevenire l’insorgenza di patologie alimentari rapportabili ad anoressia e bulimia.
Capita, non di dirado, che i bambini abbiano un rapporto conflittuale con il cibo. Ad esempio mangiano troppo o troppo poco, mangiano solo determinati cibi o solo dolciumi e non mangiano affatto né frutta né verdura.
Questo accade quando? Alle volte mangiano perché devono, è l’ora del pranzo, o per festeggiare, c’è il compleanno dell amichetto, ma a volte mangiano per noia o perché sono tristi, la cosiddetta “fame emotiva”, proprio come gli adulti.

E’ opportuno sapere che i bambini riproducono per “emulazione” ciò che vedono o che gli viene insegnato dai genitori. A volte questi ultimi non fanno caso al loro comportamento a tavola, ad esempio il piatto stracolmo di cibo oppure se i genitori mangiano a tutte le ore, anche i bambini lo faranno (questo accade non solo con il cibo, ma anche con la tv o i videogiochi).
I bambini sono vulnerabili, se il genitore pretende a tutti i costi che i figli stiano a tavola all’ora di pranzo e finisce ad ogni pasto per arrabbiarsi, potrebbe “inconsapevolmente“ far sorgere antipatia verso il momento del pasto.
Altro fattore da non sottovalutare, sono i genitori molto permissivi che non impostano regole riguardo il pranzo ( le regole devono essere comunque fattibili e comunque chiare)
Il Cibo deve essere visto come Mediatore della relazione tra il bambino e il mondo esterno, che nel caso di bambini in età prescolare si traduce con la famiglia; la visuale si allarga quando il bambino va a scuola, con gli amici durante la mensa ( che deve essere vista da genitore come un momento sociale e non un modo per far “sostare” più ore a scuola il bambino).
La qualità del rapporto cibo-emotività interiorizzato dal bambino dipenderà anche dall’abilità della madre di interpretare adeguatamente i bisogni che il bambino esprime, sia attraverso il pianto sia attraverso i comportamenti.
Bambini e cibo: accorgimenti pratici
Vi lascio alcuni accorgimenti semplici da mettere in pratica:
- Creare un clima piacevole a tavola;
- non usare il cibo per ricattare( :-se mangi ti compro un gioco!!)
- non costringere i bambini a mangiare o a finire tutto quello che hanno nel piatto chiedendo piuttosto di regolarsi in base ai segnali di fame e sazietà( fai capire loro che si mangia perché si ha fame, si smette perché si è sazi);
- giocare con i colori e l’aspetto del cibo per invogliare a sperimentare( arancione/arancia – giallo/limone – branco/latte …);
- proporre un cibo almeno 10 volte prima di smettere;
- non etichettare i bambini con nomignoli “mangione”, “scheletro” per evitare la profezia che si auto-avvera o addirittura che si verifichi il contrario;
- Dare sempre e comunque il buon esempio ( i bambini emulano sempre gli adulti in tutto e per tutto).
Redazione del testo
Ringrazio per questo articolo Maria Pia Mascolo, health e fitness blogger, ma non solo biologa della nutrizione con la passione dello sport ( istruttrice fitness, iscritta all’ ASD-SNG di atletica leggera) e la psicologia.
Nel 2017 ha creato stayhealthandfit.com dove potete seguirla nelle sue pubblicazioni, e trovare anche i suoi e-book di scienze, fitness, ricette light e storie di chi ha cambiato la propria vita; inoltre nel 2018 ha sviluppato il PROGRAMMA OMNIA, in cui il soggetto è unico dal punto di vista fisico, alimentare e sociale.