Un famoso pedagogista dice che “con un pennello in mano un bambino non impara a dipingere, ma impara ad essere”. Con la pittura verticale il bambino esprime se stesso e il suo mondo interiore e lo fa con assoluta spontaneità e grande naturalezza. Nella pittura verticale il bambino dipinge in piede un enorme foglio bianco usando pittura o pennarelli, insomma tutti i colori che desidera e che ha a sua disposizione. Dinanzi agli occhi del bambino si apre un mondo di infinite possibilità, di grande divertimento e creatività, ma anche di tanta sperimentazione e fantasia. Può usare i pennelli o colorare direttamente con le mani, può fare disegni concreti o astratti, scritte o persone, panorami o animali. Può dare libero sfogo al suo essere e al suo meraviglioso mondo interiore.
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Benefici della pittura verticale
La pittura verticale è immediatezza, spontaneità, libertà, istinto, sorpresa e sperimentazione. I bambini hanno vincoli né regole da seguire e ciò li rende particolarmente sereni e felici mentre compiono questa attività. Inoltre, si tratta di un ottimo esercizio per stimolare il sistema motorio e la coordinazione occhio-mano nonché la concentrazione.

La pittura verticale è il miglior strumento per esprimere la propria corporeità e i propri sentimenti, specie per i piccolissimi. E’ un dar forma a ciò che c’è nel proprio animo e nella propria mente, ma è anche un sentire la creazione che nasce dalle proprie mani e tramite il colore prende realmente vita sul foglio bianco. Attraverso la pittura verticale il bambino conosce se stesso, sperimenta, indaga il suo vissuto e il suo mondo interiore, esprime le sue emozioni e i suoi gusti e sviluppa linguaggi espressivi non motori.

La pittura verticale è un gioco da fare a scuola, ma anche a casa. Possono fare tutti i bambini a partire dai 15 mesi di vita. L’ideale è insegnare ai bambini in modo naturale. Si inizia dando loro da usare solo i colori primari (rosso, giallo e blu) e attraverso la sperimentazione fargli scoprire come creare i colori secondari (arancione, viola e verde). Sicuramente tra gli svantaggi principali c’è il fatto che la pittura verticale sporca, ma vuoi mettere il divertimento che si dà ai bambini e la nostra gioia nel vederli così liberi e felici di creare?
Il Metodo Stern
Alcuni pedagogisti hanno notato che la pittura verticale ricorda molto il metodo Stern. Ideato da Arno Stern nel 1946, prevedeva uno spazio speciale dedicato alla pittura libera, senza regole, e con l’unico scopo del proprio piacere personale.
La pittura verticale rispetta gli insegnamenti della Montessori poiché non prevede stimoli diretti e c’è la totale assenza di interventi esterni dell’adulto nell’attività del bambino. Nella pittura verticale il bambino è totalmente libero, non gli viene chiesto un tema da seguire né gli vengono impartite indicazioni o regole da seguire né dati esempi di confronto a cui ispirarsi. Il bambino deve solo seguire il flusso dei suoi pensieri e l’istinto che lo guida ed è felice di ciò che fa e come lo fa.