Quando le temperature si abbassano, una delle maggiori preoccupazioni dei genitori è quella che il bambino abbia freddo di notte e loro non riescano a capirlo.
Fino a quando non sarà in grado di comunicarlo, ci sono dei segnali che possono farcelo capire. Vediamo quali sono e come intervenire in caso il bambino abbia freddo di notte.
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Come capire se il bambino ha freddo nelle prime settimane di vita
Nelle prime settimane di vita, il bambino non mantiene una temperatura corporea adeguata, e il suo corpo disperde molto calore, per cui è facile che senta freddo.
Per manifestare questo disagio, come spesso accade, il neonato protesta attraverso il pianto.
Per cui, se sentite piangere disperatamente il vostro piccolo, dopo avere scartato le ipotesi che abbia fame, sete o qualche disturbo (tipo colichette), controllate le sue manine, i piedini e la nuca.
Queste estremità, infatti, si raffreddano prima rispetto al resto del corpo, e se le sentite fredde è segno che il pianto del bambino voglia comunicarvi questo.
Copritelo con una copertina, ma non troppo, perché non sudi e sia anche peggio. Se poi ad inverno inoltrato indossa ancora solo un body, provate a cambiare tipo di fibra (caldo cotone al posto di solo cotone) o mettere al bambino una tutina a un pezzo, calda e comoda da vestire, sempre in caldo cotone o al massimo in ciniglia.
In questi casi, preferite sempre tutine con pochi lacci, che si indossano subito, e che non abbiano bottoni, etichette o qualunque cosa che possa infastidirlo.
Un pigiama bambino al posto delle tutine monopezzo, è consigliato quando sarà più grandiecello.
Ricordate solo di non esagerare a coprirlo e che se lo trovate senza copertina è perché potrebbe poi sentire troppo caldo e muoversi per toglierla. In quel caso, provate nuovamente a toccare mani, piedi e nuca.
Bambini dai 2 anni in poi: come scegliere il pigiama giusto
Dai due anni in poi, invece, il bambino è in grado di comunicarci se ha freddo o comunque i genitori riescono ormai a comprenderlo meglio di quando erano neonati.
Se, di notte, ha un sonno agitato, si mette spesso in posizione fetale o si lamenta, dopo avere scartato cause relative a fastidi fisici o malattie influenzali in corso, molto probabilmente il sonno disturbato è dovuto al fatto che sente freddo.
Se il piccolo ha tra gli 1 e i 3 anni, potete provare a scaldarlo di notte con un sacco nanna. Ma ci sono molti bambini che non lo sopportano e, in questi casi, ci si deve concentrare sulla scelta di un buon pigiama bambino, indicato per lui e valutato in base alla stagione e alla temperatura, tenendo anche in considerazione se, di notte, si fa uso di riscaldamento o meno, perché un pigiama in pile su un bambino che dorme in una camera comunque riscaldata, potrebbe solo surriscaldarlo e quindi nuocergli.
Come scegliere pigiama per un bambino
Per scegliere come vestire il bambino durante la notte, nel periodo invernale, dovete tenere in considerazione alcuni fattori:
- il bambino deve essere vestito con un pigiama che non gli faccia sentire freddo ma nemmeno che lo faccia troppo sudare;
- -bisogna prestare attenzione al fatto che la taglia sia giusta per lui o di poco più grande, perché pigiami troppo stretti disturberebbero il suo riposo;
- le fibre naturali sono da preferire a quelle sintetiche, perché permettono una maggiore traspirazione;
- un pigiama in pile o in flanella è da scegliere solo se la temperatura notturna è sotto i 15°
Se l’ambiente è riscaldato artificialmente ma a temperature non troppo elevate (come è giusto che sia), un pigiama in cotone o caldo cotone va più che bene.
Una volta che avrete imparato a riconoscere se il vostro bambino ha freddo, riuscirete anche a trovare la soluzione adatta perché lui si riscaldi senza correre alcun rischio.