Mamma, se tuo figlio di colpo diventa insaziabile, si lamenta frequentemente, piange senza una valida ragione o vuole ciucciare più spesso non devi preoccuparti. Si tratta infatti di uno degli scatti di crescita che ogni genitore deve affrontare man mano che il bambino cresce. È il naturale processo e, si sa, ogni bambino è diverso dall’altro. Tanto che non sia possibile generalizzare o prestabilire un calendario di quando possano verificarsi questi scatti. Mediamente, però, ci sono alcuni “momenti” per cui in ogni bambino “scatta una molla”, cioè si verifica un cambiamento e il genitore deve essere pronto ad affrontarlo.
Tra gli esempi più noti ci sono la regressione del sonno e lo svezzamento, i primi “segni” che stia crescendo e abbia bisogno di più attenzione. Inizia infatti il momento in cui gattona, tenta di dire le prime parole. Poi arriva lo scatto dell’abbandono, cioè il timore di perdere il contatto diretto con la mamma e questo fa sì che il bambino ricerchi di più il seno materno, quasi come se l’allattamento possa ridargli quel senso di sicurezza che sembrava vacillare.
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Come distinguere gli scatti di crescita
E come fare allora a capire quando si tratta di scatti di crescita? Generalmente questi si manifestano con inappetenza o un aumento dell’appetito, il pianto o l’irritabilità, la difficoltà a stare lontano dalla mamma e la necessità di un maggiore contatto con la madre, un sonno disturbato, istanti di tristezza alternati a gioia.
Niente paura, gli scatti di crescita sono passeggeri
Ciò che conta in questi casi è non perdere la calma e restare razionali. È importante soprattutto che la madre non cada nel “vortice della pressione”, cioè che non si senta stremata dalla situazione stressante, (cioè che non riesca a gestire i bisogni del piccolo) ma che tenga duro e affronti questi scatti di crescita. Sono momenti passeggeri e nel breve termine finiranno. In alternativa, per chi non riesca in autonomia a gestire la situazione ci sono dei corsi per genitori con personale qualificato in grado di indicare le soluzioni più consone per affrontare ogni problema.
La soluzione può essere a portata di mano per tutte le mamme
E di certo una madre non deve aver paura a confrontarsi con altre mamme o, per l’appunto, a chiedere un aiuto ad un professionista laddove ce ne sia bisogno. Tra i corsi per genitori infatti ci sono anche “lezioni” per imparare come nutrire il proprio figlio, come farlo dormire e come educarlo. Essere genitore non è mai semplice. Ci vuole molta pazienza e soprattutto nessuna madre dovrebbe mai dimenticarsi di dover ritagliarsi del tempo per se stessa. È importante infatti che la neomamma nell’arco della giornata riesca per qualche ora a riposare, a staccare la spina. In quegli istanti il papà, d’altra parte, potrà sempre dare una mano. Insomma, non si possono prevedere gli scatti di crescita ma quel che conta è mantenere la calma e affrontarli con la consapevolezza che siano delle fasi transitorie.