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L’illuminazione per le cantine deve rispettare alcuni parametri
Sappiamo tutti che la luce non fa bene al vino ecco perché esistono diverse colorazioni di bottiglie dal verde scuro al marrone. E’ anche vero che il colore delle bottiglie anticamente derivava anche dalla materia prima che si trovava in loco per la produzione. Quello che incide è la presenza o meno e la quantità presente in esso. La luce inoltre è anche fonte di calore, questo è un altro parametro da tenere in considerazione – la vicinanza dalla fonte luminosa. Oltre che in cantina è raccomandabile fare attenzione all’esposizione alla luce delle bottiglie anche durante il trasporto lungo e breve, nell’area di stoccaggio.
Cos’è il gusto luce o difetto luce genera nel vino dei sentori olfattivi sgradevoli, quali gomma e zolfo ed è il risultato di una reazione chimica che avviene all’interno della bottiglia.
Qual è la migliore illuminazione per la cantina
Distinguiamo due zone nella cantina:
- la zona di conservazion,
- la zona di imbottigliamento e imballaggio.
Nella zona della conservazione andiamo a scegliere delle luci con uno spettro che va verso colori caldi, uno spettro con gradi K bassi quindi che vanno dal bianco caldo fino al colore ambra. Questo perché è stato provato che ad alterare la struttura del vino e a causare l’eccessiva ossidazione è lo spettro ultravioletto, cioè i gradi K alti da 6000 a salire. L’apparecchio deve essere posizionato per dare una luce di tipo indiretto, quindi non va esposta la bottiglia allo spot, ma utilizzare faretti interrato o a fascio puntato verso il muro, che creano anche un certo ambiente, anche a soffitto ma che sia molto soft e non puntato verso le bottiglie.
Oggi le cantine sono anche luogo di ritrovo e di sosta, vuoi per il turismo enologico, vuoi perché si creano quelli che sono i così detti “percorsi enogastronomici”. In questo caso dobbiamo rendere l’ambiente attraente e accattivante e il miglior modo è utilizzare led strip a terra sopra i battiscopa o nascosti dietro i passa mano, applique a parete con effetto up-down, faretti interrati, colore soffuso e tendente al giallo.
Illuminazione per la zona di produzione in cantina
Nella zona dove viene imbottigliato etichettato inscatolato e imballato il vino, essendo una zona, a volte anche di stoccaggio, bisogna andare a trovare il giusto equilibrio, luce neutra tendente al caldo, ma non con gradi K bassi come prima, ma tenerci intorno ai 3800 – 4000 K, quindi una luce non troppo potente in modo da rendere il lavoro sicuro e confortevole ma allo stesso tempo non danneggiare il vino.