Gli emangiomi rappresentano il più frequente tipo di tumore vascolare nei pazienti infantili. Consiste in una crescita anomala delle cellule endoteliali.
Questi tumori benigni, statisticamente si presentano con una certa varietà di diffusione: l’incidenza varia a seconda dell’area geografica di provenienza, e va dal 4% al 10%, con un impatto maggiore sulla popolazione femminile, interessata dall’emangioma in più di due casi su uno rispetto quella maschile.
Vediamo come riconoscere un emangioma, quali rischi e complicanze può causare, e infine i trattamenti terapeutici.
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Manifestazione tipica dell’emangioma infantile
Al suo insorgere, l’aspetto dell’emangioma può essere quello definito nel senso comune come voglia: una macchia rossa, dalla superficie irregolare. Tuttavia, l’emangioma può presentarsi anche come macchia anemica, ossia dal colore più chiaro di quello generale della pelle.
Queste lesioni possono manifestarsi ovunque sul corpo dell’infante; tuttavia, il 60% circa dei casi clinici si manifesta nella zona testa-collo.
Fasi evolutive dell’emangioma
L’emangioma infantile presenta tre fasi.
La prima fase è quella di crescita, ed è quella in cui la prolificazione cellulare si fa più insistente. Questa fase dura, solitamente, fino al sesto, settimo mese di vita.
La seconda fase è quella di stabilizzazione, in cui la proliferazione, appunto, si stabilizza. Ha una durata che varia da caso a caso.
La terza fase è quella involutivo-regressiva, e porta alla scomparsa definitiva dell’emangioma. Le lesioni si riducono, seppur lentamente, in dimensioni, fino a scomparire, solitamente intorno al decimo anno di età.
Come viene diagnosticato un emangioma infantile
Solitamente la diagnosi è superficiale e avviene per via clinica. Tuttavia, per alcuni casi possono essere necessari esami differenziali.
Questi esami consistono in eco-Doppler, il quale rende manifesto il flusso arterioso nell’eco-struttura della lesione.
In rarissimi casi è richiesto il prelievo bioptico, mentre una risonanza magnetica nucleare è da disporsi qualora siano sospetti coinvolgimenti dei tessuti adiacenti la lesione, o altre anomalie associate.
Rischi e complicazioni dell’emangioma infantile
Le complicanze importanti accadono raramente, e si presentano generalmente come sanguinamento, ulcera e infezione.
Più frequenti sono invece quelle che occorrono in caso in cui l’emangioma interessi la zona delle palpebre. Questi consistono nella deformazione della cornea, con conseguente astigmatismo, e la chiusura totale o parziale della palpebra.
Pericoli importanti per la salute del bambino si hanno quando l’emangioma interessa il volto. È il caso di emangioma alla regione mandibolare, che può causare il blocco delle vie aeree; oppure quello cui si può incorrere qualora l’emangioma si manifesti nella zona subglottica. In questo caso, il rischio concreto è quello di un’ostruzione subglottica.
Trattamento terapeutico dell’emangioma infantile
Il trattamento terapeutico ad oggi più frequente nella maggior parte dei casi clinici è quello mediante antipertensivo; dunque, farmacologico.
Il ciclo di terapia si estende per un periodo compreso tra le 4 e le 12 settimane. Al bambino viene somministrato, oralmente, del propanololo, che dagli studi scientifici recenti si è rivelato essere estremamente efficace nel trattamento dell’emangioma.
In rari casi è necessario ricorrere alla terapia chirurgica, qualora le terapie farmaceutiche non dovessero rivelarsi efficaci.
Per tutte le informazioni sugli emangiomi infantili, si può consultare il sito web dedicato.