La frutta secca in gravidanza si può mangiare perché apporta benefici ma senza esagerare.
Sono tante le cose a cui deve stare attenta una futura mamma, l’alimentazione soprattutto. Alcuni cibi, anche se non ci attirano molto, sono dei veri e propri alleati, come la frutta secca. Provare per credere.
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Frutta secca in gravidanza: perché mangiarla e quale preferire
La frutta secca contiene: fosforo, potassio, omega3, calcio, vitamine, fibre, minerali, acido folico e acidi grassi. L’acido folico di per sé è una ragione che basta e avanza, protegge il bambino dalle malformazioni.
Una seconda buona ragione è il suo potere saziante, ne basta poco per placare i morsi della fame.
In terzo luogo mangiarla immunizza il bambino che sarà meno esposto all’allergia alla frutta secca.
Son da preferirsi:
- Nocciole, perché ricce di acido folico, energetiche, cardioprotettive, che inoltre allontano la depressione. Contengono potassio, calcio e magnesio in buone quantità.
- Pistacchi, ricchi di luteina, antiossidanti e nemici del colesterolo cattivo.
- Arachidi, a basso contenuto glicemico, contengono reverastolo che protegge il sistema cardiocircolatorio.
- Noci e noci pecan, sono potenti antiossidanti, nemiche del colesterolo, tengono pulite le arterie e sono alleate delle ossa.
- Mandorle, ricche di magnesio, ottime contro gli attacchi di fame, depressione e nervosismo.
La frutta secca è da preferirsi in guscio perché meno tratta con conservanti e la si può consumare da sola o nell’insalata.
Frutta secca in gravidanza: i rischi
La frutta secca può comportare problemi? C’è un minimo rischio di toxoplasmosi se quella sgusciata non è lavata accuratamente.
Va da sé che non bisogna consumare mandorle amare che contengono cianuro.
Ovviamente occorre limitarsi perché è molto calorica, in particolare è bene non assumere troppi anacardi o macadamia. Si consiglia di assumere piccole porzioni, non più di cinque mandorle al giorno ad esempio, non tutti i giorni possibilmente.
Qual è la vostra frutta secca preferita?