Ogni anno il 14 novembre si tiene la Giornata Mondiale del Diabete (anche definita con la sigla GMD), voluta dalla federazione internazionale del diabete e dall’OMS nel non lontano 1991.
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Perchè il 14 novembre come giornata mondiale del diabete
La data scelta corrisponde al giorno di nascita dello scopritore dell’insulina Frederick Banting. L’obiettivo di questa giornata mondiale del diabete è quello di sensibilizzare maggiormente le persone e di informare sulle possibili conseguenze di questa malattia, specie nei paesi a basso reddito.
Oltre un’azione puramente divulgativa, ci sono anche tutta una serie di azioni concrete ed efficaci volte alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle persone colpite dal diabete.
Perché una giornata mondiale del diabete?
Secondo i dati riportati dall’IDF (International Diabetes Federation), il diabete è una delle malattie più diffuse al mondo e colpisce ogni anno 350 milioni di persone. In Italia, stando ai dati emersi, quasi 3,51 milioni di persone sono affette da diabete e questa malattia causa aggravi economici non indifferenti. Ancora più interessante sapere che ben 212 milioni di persone (1 adulto su 2) non sanno di avere il diabete. In Italia il 3% delle persone di età compresa tra i 35 e i 69 anno ha il diabete, ma non ne è a conoscenza. Ecco l’importanza di sensibilizzare le persone sull’argomento sin dai banchi di scuola.
Il diabete oggi non uccide se preso in tempo, ma la sua pericolosità è ancora sottovalutata. La maggior parte delle persone affette da questa malattia cronica vive nelle metropoli e ha uno stile di vita non attivo e non sano. Secondo le previsioni, si stima che, se non ci saranno cambi di rotta, entro il 2040 si avranno 3,97 milioni di persone con diabete di tipo 2(ossia il 9.61% della popolazione adulta in Italia).
Fondamentale in tal senso è la prevenzione, le buone abitudini alimentari e uno stile di vita sano, ma anche cure adeguate, accesso ai farmaci e terapia farmacologica individuale.