Una delle domande più frequenti per chi deve sostituire la vecchia caldaia, perché malfunzionante o dai consumi eccessivi, è la seguente: “Come funziona una caldaia a condensazione?”. Ormai obbligatorie per legge, salvo alcune deroghe, le nuove caldaie a condensazione offrono innumerevoli vantaggi in termini di efficienza e risparmio energetico, ma sono ancora in pochi a capire il funzionamento della tecnologia su cui si basano.
Quasi tutti, però, sono a conoscenza degli incentivi e dei Bonus con detrazioni al 50 e 65% per la loro installazione ed è proprio per questo risparmio su costi di acquisto e montaggio, unito a quello ottenibile in bolletta, che molti ricercano informazioni sulle caldaie a condensazione.
Abbiamo chiesto all’azienda piemontese specializzata nell’installazione di caldaie Custom Sales di spiegarci i punti di forza di questa tecnologia.
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Caldaie tradizionali e a condensazione: cosa cambia?
Le caldaie tradizionali non recuperano l’energia dei gas di scarico, in quanto li disperdono subito all’esterno attraverso la canna fumaria. Le caldaie a condensazione, invece, riutilizzano i gas di scarico trasformandoli in condensa e recuperando il calore latente: grazie a questo “bonus supplementare” di energia termica, diminuisce il consumo di combustibile ed aumenta l’efficienza energetica.
Attraverso il processo di condensazione, infatti, vengono raffreddati i fumi e trasformati allo stato liquido per recuperare calore utilizzabile per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria.
Il rendimento termodinamico delle caldaie a condensazione è quindi di gran lunga maggiore rispetto alle caldaie classiche.
Caldaia a condensazione: il funzionamento
La caldaia a condensazione permette di risparmiare grazie al processo di condensazione che sfrutta anche il calore latente contenuto nei gas di scarico, altrimenti disperso e non utilizzato.
Il vapore dei fumi viene infatti raccolto e processato attraverso la condensazione ed è funzionale al riscaldamento dell’acqua, in quanto diminuisce il fabbisogno di combustile necessario per alimentare la caldaia durante il riscaldamento dell’acqua nell’impianto.
Ma come funziona una caldaia a condensazione?
Una caldaia a condensazione sfrutta lo stesso principio di un coperchio posto su una pentola per accelerare il processo di ebollizione di un liquido. Come il coperchio trattiene il calore, così la caldaia a condensazione trasforma i gas di scarico e ne recupera l’energia.
Per questo motivo, alcuni le definiscono caldaie a compensazione, perché compensano la dispersione dell’energia ed utilizzano l’energia ricavata per scaldare l’acqua.
In ogni caso, è bene tenere presente che una caldaia a condensazione “può” condensare, ma non condensa sempre.
Il processo di condensazione dipende da:
- l’aria presente nei fumi (tenore ossigeno fumi);
- la temperatura dei fumi.
Per avviare il processo di condensazione c’è infatti una specifica temperatura, sotto il punto di rugiada, che varia a seconda della pressione e genera la trasformazione del vapore allo stato liquido e libera il calore latente.
Quali sono i prezzi delle caldaie a condensazione?
Molti persone si chiedono erroneamente quanto costi una caldaia a condensazione, non considerando i kW realmente necessari per la propria abitazione e le funzionalità avanzate.
Tali plus comportano un aumento di prezzo che può determinare un aggravio anche di 1000€, 2000€ rispetto ad un modello basico.
Se ti stai chiedendo se conviene installare una caldaia a condensazione, devi valutare anche l’ambiente in cui risiedi e dove andrai ad installare la caldaia a condensazione. Infatti, le caldaie a condensazione funzionano meglio quando la temperatura dell’acqua di ritorno è bassa, quindi in abitazioni più grandi o situate in zone fredde.
Ad esempio, sempre secondo i tecnici caldaisti di Custom Sales, è molto più frequente una richiesta di preventivo per una caldaia a condensazione a Torino e nel resto del nord Italia, piuttosto che nelle isole dove il clima è più mite.
Come richiedere un preventivo per l’installazione di una caldaia a condensazione?
Per sostituire una vecchia caldaia a condensazione o installarne una nuova bisogna valutare le caratteristiche dell’impianto presso la nostra abitazione e considerare:
- quanti kW sono necessari, in rapporto ai metri quadri dell’abitazione?
- Quale combustibile specifico è più idoneo? GPL, gas metano, pellet ecc.
- Il tipo di sistema di distribuzione del calore in casa: termosifoni, riscaldamento a pavimento, ecc.
- Informazioni sulla canna fumaria, scarico fumi/acqua e sull’impianto in generale.
- Far visionare al tecnico una foto dell’attuale caldaia, se presente.
Quanto costa il montaggio di una caldaia a condensazione?
Per valutare un preventivo per l’installazione di una caldaia a condensazione, dobbiamo mettere a budget dai 1000€ ai 2000€ a seconda dei kW e delle caratteristiche tecniche come: cronotermostato, valvole termostatiche, ecc. I prezzi delle caldaie a condensazione sono puramente indicativi e, oltre che per la potenza, differiscono anche a seconda delle marche: Immergas, Elco, Daikin, Ferroli, Viessmann, Beretta e Vaillant sono alcune delle più note.
Come sostituire una caldaia a condensazione? A chi mi devo rivolgere?
Per sostituire la vecchia caldaia con un nuovo modello a condensazione dobbiamo assicurarci di:
- rivolgerci ad un professionista abilitato, come da D.M. 37/08;
- verificare che ci venga consegnato un progetto. Per impianti inferiori ai 50 kW, infatti, è l’azienda stessa che può rilasciare un progetto, senza l’intervento di un progettista termotecnico abilitato;
- richiedere a fine lavori la Dichiarazione di Conformità:
- relazione di tutti i materiali utilizzati per l’installazione e l’impianto;
- progetto;
- Certificazione e abilitazione della ditta installatrice.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale, il cui indirizzo web varia in base alla regione d’interesse, nell’ambito delle domande e risposte sugli impianti termici.