Junk food: nonostante i vegani, i salutisti e le proteste c’è ancora molto lavoro da fare, il cibo spazzatura attrae i bambini e la lotta è sempre ardua. Qui come nel resto dell’occidente, basta guardare gli USA con il più alto tasso di bambini obesi. La UE chiede normative più rigide.
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Junk food: basta con le mascotte
Sono la Beuc e le organizzazioni dei consumatori europee a chiedere alle aziende alimentari, della distribuzione al dettaglio e della comunicazione, di abolire le mascotte negli spot del cibo spazzatura. Questi simpatici personaggi fanno ridere i bambini, fanno tenerezza e vengono perciò associati ad un cibo che è tutt’altro che buono e salutare.
La proposta è stata mossa in occasione della giornata per la lotta all’obesità infantile che si è tenuta venerdì 16 giugno. Le mascotte non vengono quasi mai utilizzate per promuovere cibi sani ma junk food causando l’aumento delle vendite e dell’obesità infantile.
Cosa si consiglia ai genitori? Non lasciate i bambini soli davanti alla tv.
Junk food: richiesta dalla UE di limitare spot in USA
Bruxelles lancia un chiaro messaggio agli USA: limitare l’esposizione dei bambini a marketing e pubblicità. Quindi ridurre gli spot del cibo spazzatura. E’ stato redatto un documento per contrastare la
diffusione dell’obesità infantile in cui sono contenute direttive per la promozione dell’attività fisica e di diete sane. Uno dei punti fondamentali è quello legato al marketing ed alla pubblicità che hanno un ruolo importante nella diffusione dell’obesità infantile.
Si consiglia pertanto agli USA d’investire meno sulle pubblicità del cibo spazzatura e più su spot di cibi sani e sulla promozione dell’attività fisica.
E’ molto importante che le aziende e soprattutto i canali di comunicazione comprendano l’impatto che gli spot hanno sui bambini e sulle loro scelte alimentari. Ovviamente non possiamo non tirare in ballo i genitori che dovrebbero essere più accorti.