Linguaggio bambini: a quanto pare si è scoperto che dormire li aiuta, in particolare parliamo del pisolino pomeridiano. Sembra che con un livello adeguato di sonno, i bambini, riescono ad associare le parole al loro significato più in fretta già dai sei mesi.
Indice Contenuti
Linguaggio bambini: lo studio
Il Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences di Lipsia, ha pubblicato su Current Biology la propria scoperta.
Lo studio è stato condotto su un campione di bambini dai sei agli otto mesi, sono stati sottoposti alla loro attenzione oggetti a cui sono stati attribuiti nomi di fantasia come “Bofel” o “Zuser” e sono stati dati gli stessi nomi ad altri oggetti differenti.
Inizialmente i bambini non riuscivano a costruire una relazione generale per ogni nuova coppia oggetti-parole che risultava sconosciuta e unica. Ma dopo il pisolino si è riscotrato un livello di apprendimento più alto, riuscivano a distinguere tra il termine giusto e quello sbagliato per un nuovo oggetto. Il gruppo che non aveva fatto il riposo pomeridiano non riusciva a svolgere il compito.
Il tempo giusto per il riposino è di 50 minuti. Inoltre è stato condotto uno studio su questo sonno e si è riscontrato che un sonno leggero, a differenza di uno pesante, migliora molto lo sviluppo della memoria lessicale.
Linguaggio bambini: consigli
I genitori dovrebbero permettere un breve riposino pomeridiano che non superi i 50 minuti. In molti casi si sceglie di non far dormire i bambini dopo pranzo in modo che arrivino stanchi al momento di andare a letto.
Non è tuttavia sempre una scelta giusta, non solo perché come abbiamo visto questo riposino aiuta a migliorare il linguaggio dei bambini ma perché sovente se il bambino arriva alla sera molto stanco può faticare ad addormentarsi.
Dunque il sonno aiuta a fissare i concetti nel cervello e questo vale sia per i bambini che per gli adolescenti.