Interrogarsi su come sta andando il mercato immobiliare nel nostro Paese è fondamentale. Dopotutto, si parla di un settore chiave per l’economia, nonché di un ambito al quale ci si approccia per quello che, a ragione, può essere definito come il più grande passo della vita di una persona, ossia l’acquisto della casa.
A fornirci risposte in merito ci pensa una fonte molto importante, ossia la Banca d’Italia che, con quella che è la sua abituale indagine trimestrale, ha analizzato il mercato immobiliare in Italia attraverso gli occhi dei professionisti che lo vivono ogni giorno, ossia gli agenti.
Per l’indagine sopra menzionata ne sono stati sentiti 1501, che hanno fornito informazioni su come sono cambiate le cose tra la fine del 2023 e l’inizio dell’anno che stiamo vivendo.
Nel corso del quarto trimestre dello scorso anno, la situazione del mercato immobiliare in Italia è rimasta all’insegna della stabilità. La domanda, in generale, è rimasta estremamente debole. Interessante, però, è ricordare il calo del numero di agenzie in grado di vendere almeno un immobile.
Se si guarda ai fattori che frenano la crescita del mercato immobiliare, un doveroso cenno va dedicato, secondo gli esperti della Banca d’Italia, all’aumento dei tassi deciso dai vertici BCE (Banca Centrale Europea) per diverse riunioni consecutive.
Diverse agenzie hanno posto l’accento sul fatto che, in circa un caso su tre, la ragione della cessazione dell’incarico di reperimento di un immobile da acquistare risiede nella difficoltà nell’accedere a un mutuo, tipologia di finanziamento che, nel 2023, in Italia ha visto i suoi livelli minimi storici.
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Gli sconti medi
Un’altra informazione da tenere presente per farsi un’idea sulle caratteristiche del mercato immobiliare in questo momento riguarda lo sconto medio “portato a casa” dopo la trattativa. Rispetto alle istanze iniziali del venditore, si parla di una riduzione dell’8,6% del prezzo dell’immobile.
Se si confronta questo numero con i valori precedenti allo scoppio della pandemia, è possibile notare una riduzione di cinque punti percentuali. Rispetto ai valori registrati degli ultimi trimestri, si ha a che fare con una sostanziale stabilità.
Il trend dei prossimi anni
Nei prossimi mesi, è il caso di aspettarsi una fase di stagnazione delle compravendite immobiliari nel comparto residenziale. Le prospettive per il futuro, però, sono ottimistiche, soprattutto se si considera i dati soddisfacenti relativi all’inflazione di novembre 2023.
L’ottimismo in merito potrebbe portare, nei mesi a venire, a una flessione positiva delle compravendite immobiliari, anche sulla scia di una riduzione dei tassi dei mutui (o almeno di una cessazione dei rialzi).
A favorire questi possibili numeri ci pensa anche una congiuntura caratterizzata da un quadro di attenuazione per quanto riguarda i prezzi delle case, il cui mancato aumento potrebbe portare molte delle persone che, in questi anni, hanno optato per l’affitto a tornare a considerare l’acquisto.
Per avere la garanzia di una scelta ampia sui prezzi e sulla qualità degli immobili – nelle prossime righe vedremo bene come questo secondo fattore può fare la differenza – è opportuno scegliere, fin dalla consultazione degli annunci, fonti qualificate (su ImmobiliOvunque.it sono inseriti ogni giorno annunci di case e appartamenti in vendita da tutta Italia redatti e pubblicati solo da agenzie immobiliari referenziate).
La già citata qualità dell’immobile è cruciale in quanto, oggi come oggi, chi compra casa è sempre più consapevole del fatto che la propria abitazione consuma tanta energia e ha un forte impatto sull’ambiente.
Alla luce di ciò – e in virtù del percorso di approvazione della Direttiva Europea sulle Case Green, testo normativo comunitario che parla di zero emissioni, entro il 2050, per gli edifici residenziali UE – si tende sempre di più a scegliere case di recente riqualificazione, sottoposte a interventi come il cappotto termico o con infissi altamente efficienti, per esempio quelli in legno e in alluminio.