Meningite nei neonati: come riconoscerla per poter intervenire subito.
Vediamo bene dai telegiornali che sono sempre più diffusi gli allarmi di meningite. Di per sé è già un problema per adulti figurarsi per bambini e neonati che non possono spiegare il loro malessere.
Come fare?
Ecco una piccola guida per cercare di riconoscere i sintomi e poter portare velocemente il bambino al pronto soccorso.
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Meningite nei neonati: cos’è
La meningite è la flogosi delle meningi e può causare gravi sintomi neurologici che possono sfociare in serie complicazioni e può anche esser letale.
Le cause possono essere virus e batteri, in particolare nel caso dei bambini sono lo Streptococco di gruppo B, Escherichia coli e Listeria monocytogenes. Può esser contagiata tramite il respiro, starnuti e tosse. A meningite virale è più difficile da riconoscere perché sembra una normale influenza ed il suo periodo di incubazione varia a seconda del tipo di virus che la provoca, da 3 a 6 giorni circa; la meningite batterica è più rara, più difficile da diagnosticare ed è fulminante.
Meningite nei neonati: come riconoscerla
Nei neonati la meningite si manifesta con:
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febbre elevata
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pianto lamentoso o stridulo soprattutto quando lo si prende in braccio a causa del dolore
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sonnolenza
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difficoltà all’alimentazione
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irritabilità
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difficoltà a essere calmato, il bambino si dimena
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vomito
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respiro accelerato
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rigonfiamento della fontanella anteriore e pulsazione della stessa
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eruzioni cutanee a chiazze
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convulsioni
Meningite nei neonati: cosa fare
Ovviamente il bambino va vaccinato, al di là di tutti i discorsi, i complotti e le idee sovversive, un bambino non vaccinato ha una probabilità nettamente maggiore di ammalarsi. Il vaccino è da effettuarsi nel primo anno di vita.
In caso di sintomatologia similare rivolgersi subito al pediatra o portare subito il bambino al pronto soccorso.
Attenzione: non somministrare farmaci ed antibiotici al neonato senza il consulto del medico curante, chiedere informazioni specifiche.