Pressione alta in gravidanza: nel terzo trimestre può rappresentare un fattore di rischio per il futuro peso del bambino.
Si scopre dunque un altro problema legato all’ipertensione ed alla gravidanza.
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Pressione alta in gravidanza: lo studio
A portare alla luce il legame fra obesità infantile e pressione alta della gestante è stato uno studio della Qingdao University, in Cina, e dall’Università di Cambridge, nel Regno Unito, pubblicato su The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism.
Sono stati esaminati i dati relativi a 88406 coppie di mamme e figli nell’ambito della Jiaxing Birth Cohort, un gruppo che si occupa dello studio sulle nascite nel nordest della Cina.
Lo studio ha comportato un seguire i bambini dalla nascita all’età di sei anni; nei casi in cui l’ipertensione si è manifestata nel secondo trimestre della gravidanza si è verificato un aumento del 49% del rischio di sovrappeso o obesità, mentre nel terzo trimestre era legata al 14% in più di rischio.
Secondo le ipotesi che si sono tratte dai risultati alla base del rischio di obesità infantile potrebbe esservi cause di restrizione intrauterina della crescita, resistenza vascolare dell’arteria ombelicale durante il terzo trimestre, una crescita ritardata del feto ed a dimensioni più piccole alla nascita e a un elevato indice di massa corporea infantile.
Pressione alta in gravidanza: i rischi
La preeclampsia è uno dei disturbi maggiormente temuti dalle neo mamme perché possono comportare diversi problemi. Oltre all’obesità infantile abbiamo un ritardo della crescita, parto prematuro e patologie che possono colpire la madre come ictus o infarto, trombosi venosa, insufficienza cardiaca, diabete di tipo due, ipotiroidismo e problemi cognitivi.
E’ importante quindi monitorare di frequente la pressione, fare gli esami delle urine e tenere sotto controllo il peso, i chili di troppo difatti causano ritenzione di liquidi, alterazioni metaboliche e aprono la strada al diabete gestazionale e alla preeclampsia.