L’acqua è un bene fondamentale per l’essere umano, un discorso valido ovviamente anche per quanto riguarda i bambini. Il nostro organismo, infatti, è composto per il 60% di acqua e ogni singolo organo ha un bisogno vitale d’idratazione: dalla pelle agli occhi, passando per i polmoni, il cuore, i muscoli e chiaramente anche il cervello. Per questo, anche in vista della stagione estiva, è importante capire come affrontare il problema della disidratazione nei bambini. Durante le normali attività quotidiane, infatti, i nostri figli disperdono molti liquidi ed è quindi naturale che poi il loro fisico abbia bisogno di ripristinare il livello di partenza. Vi basti pensare a quando sudano o fanno la pipì, ma anche lo stesso respirare comporta una diminuzione dei liquidi.
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Acqua migliore per i bambini
Per un bimbo l’acqua è importantissima, quindi bisogna scegliere sempre dei liquidi che siano di qualità e pensati per il loro benessere. Per i neonati che bevono latte di tipo artificiale, per esempio, si consiglia di procedere alla preparazione usando l’acqua minerale ed evitando comunque di superare la soglia di 140 mg per litro di sali. A livello di categoria, le acque oligominerali sono le migliori da utilizzare, senza considerare che c’è anche la possibilità di farsi portare le casse di acqua a domicilio dopo averla ordinata sui siti dedicati. Prima di scegliere l’acqua, è fondamentale capire che, in fase di crescita, i reni dei bambini non si sono ancora del tutto formati, dunque è meglio evitare quelle con livelli eccessivi di sodio, e altrettanto vale per il fluoro. Infine, non vanno selezionate nemmeno le acque con un alto livello di residui fissi di sali minerali.
L’importanza dell’idratazione nei bambini
L’acqua è un bene fondamentale per i più piccoli perché, agendo da solvente per gli elementi nutritivi (come le vitamine e i minerali) favorisce lo sviluppo dell’organismo durante la crescita. Senza considerare poi che l’acqua (e questo vale anche per gli adulti) ha anche il compito di facilitare l’eliminazione delle scorie, garantendo così la normale consistenza della flora intestinale. Inoltre, senza l’acqua il corpo non riuscirebbe a regolare la propria temperatura, idratare e irrorare organi come le cartilagini e le articolazioni. L’acqua, poi, è fondamentale anche per il cervello: basta un piccolo calo di liquidi a far perdere ai nostri figli la concentrazione e l’attenzione a scuola o quando studiano. L’acqua gioca un ruolo cruciale anche per lo sviluppo della memoria e per l’apprendimento, due ambiti importantissimi quando si è piccoli. Infine, l’acqua mantiene anche elastica la pelle e migliora la salute delle mucose.
Quanta acqua devono bere i bambini?
Questa è una domanda da un milione di dollari, che molte mamme si pongono, a cui è possibile dare questa risposta: tanta, anzi…tantissima. E il motivo è molto semplice da spiegare: i bambini molto piccoli, come ad esempio i lattanti, hanno un organismo composto al 75% da acqua, e sono persino soggetti ad un rischio di disidratazione tre volte superiore rispetto agli adulti. Questo fattore di rischio, fra l’altro, rimane fisso almeno fino alla pubertà. Da questo elenco è possibile capire quanta acqua serve a un bambino, a seconda dell’età.
- Da 1 a 3 anni: 1,2 litri
- Da 4 a 6 anni: 1,4 litri
- Da 7 a 10 anni: 1,8 litri
- Dagli 11 ai 14 anni (maschietti): 2 litri
- Dai 15 ai 17 anni: 2,5 litri
- Dagli 11 ai 14 anni (femminucce): 1,9 litri
- Dai 15 ai 17 anni: 2 litri
In conclusione, una mamma dovrebbe fare sempre molta attenzione all’idratazione dei propri figli perché l’acqua è un elemento prezioso per tutti, specialmente per i più piccoli.