Le radici sono un’importante fonte di nutrienti che vanno introdotte nella nostra dieta alimentare sia per motivi salutari sia perché danno sapore ed energia ai nostri snack quotidiani. Scopriamo insieme le 7 radici nutrienti migliori per la salute del nostro organismo:
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Daikon
Daikon deriva dal giapponese e significa “grande radice”, e non a caso alcuni esemplari misurano anche mezzo metro di lunghezza. Si presenta come una carota bianca gigante o una varietà di ravanello ed è un ingrediente principe di molte ricette della cucina orientale. Se messo sotto aceto, il suo gusto leggero si intensifica diventando persino più piccante. Il daikon viene adoperato in cucina come condimento in abbinamento al curry o al sashimi giapponese.
Scorzonera
Nota anche come salseferica nera, è comune in tutta l’area mediterranea ma il Belgio risulta il più grande esportatore. Ha un sapore particolare, ma che risulta piacevole al palato. Si consiglia di mangiarlo cotto per aumentare la digeribilità, cucinato in padella con un filo d’olio extravergine d’oliva. Anche l’acqua di cottura va utilizzata e non gettata via: cura la gotta e i reumatismi. Questa radice non è affatto semplice da pulire ed altrettanto da pelare: si consiglia di lessarla e poi sbucciarla in un secondo momento.
Sedano rapa
Il sedano rapa con il suo sapore molto delicato aggiunge un tocco di gusto e personalità alle vostre insalate! Può essere consumata anche cotta in aggiunta a zuppe e stufati. Ha una consistenza molto croccante all’esterno e soffice all’interno.
Pastinaca
La pastinaca ha un color crema e ricorda nell’aspetto le carote. Si trova facilmente allo stato selvatico quasi dovunque in Europa. Usata ed apprezzata sin dall’antichità (specialmente dagli antichi Romani), questa radice è ideale per stufati dalle cotture lente o arrostita e mangiata come contorno. Non manca chi la consuma cruda.
Rapa svedese
Rientra nella grande famiglia delle crucifere come i cavoli. Ha una buccia non commestibile di colore o verde o viola (talvolta anche rossa) e una polpa bianca e succosa. Ricca di ferro e potassio, questa radice è ottima per chi soffre di ipertensione. La rapa svedese non va mai congelata e va consumata in breve tempo (in caso contrario diventa legnosa). Può essere consumata cruda in insalate nel periodo estivo o cotta come ingrediente di stufati in inverno.
La rapa svedese viene anche chiamata rutabaga.
Rafano
Il rafano ricorda vagamente il wasabi giapponese. Viene chiamato ravanello raifort ed ha un sapore piccante (che si perde però con la cottura). Solitamente non viene consumato crudo, ma usato per realizzare salse e creme come condimento di secondi piatti o in aggiunta al formaggio spalmabile.
Patata dolce
La patata dolce, benché sia ampiamente diffusa in tutto il mondo, in Europa non è ancora tanto apprezzata. La patata dolce è una radice che si consuma da millenni ed è ricca di fibre, antiossidanti e molto energetica.
Non si conserva in frigo e viene usata per fare le patatine. Ha un indice glicemico più basso delle patate comuni (e più diffuse). La buccia della patata dolce è importante poiché riduce colesterolo e trigliceridi.