Quando si è in dolce attesa, e in particolare quando si è alla prima gravidanza, la neo mamma durante l’ultimo mese di gravidanza si chiede spesso quali sono i segnali che il bambino sta per nascere. La domanda sorge spontanea per non essere impreparata e capire anche quando è il caso di chiamare il ginecologo o correre in ospedale per il parto.
In questa mini guida vogliamo fare chiarezza e darti una lista dei segnali che il bambino sta per nascere, così da poterne essere più consapevole.
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10 segnali per capire se il bambino sta per nascere
Prima di passare alla lista dei segnali che possono indicare il parto, vogliamo consigliarvi di affrontare il momento in modo tranquillo, con la presenza di una persona che vi sostenga e ricordate che rilassarvi e stare in un ambiente tranquillo è la cosa migliore.
Vediamo ora i 10 segnali che il bambino sta per nascere.
1- Bisogno di urinare spesso
Il bambino nelle ultime settimane di gravidanza si incanala sempre più nel canale del parto e questo comporta un senso di pesantezza sempre più accentuato al basso ventre. La conseguenza è lo stimolo da urinare con più frequenza. La testa del bambino praticamente preme su pelvi e vescica. In alcuni casi questa posizione del bambino si verifica già dal settimo/ottavo mese di gravidanza, quindi potresti sentire lo stimolo ad urinare spesso già molto prima dell’inizio del travaglio
2- Respirazione migliore
Quando il bambino scende verso la pelvi permette all’utero di comprimere meno il diaframma e quindi la respirazione, di solito, tende a migliorare e ad essere meno affannosa e regolare. Attenzione però che sei hai preso molto peso durante la gravidanza, i chili in eccesso potrebbero influire sulla respirazione in modo errato e quini potresti non giovare della discesa del feto verso la pelvi.
3- Stimolo ad andare in bagno
In prossimità del parto si può sentire un maggior stimolo ad andare in bagno, in alcuni casi anche a diarrea. Questo è dovuto al fatto che il bambino scendendo permette agli organi, come l’intestino di avere più spazio e quindi di liberarsi. Uno dei segnali che il bambino sta per nascere da prendere in considerazione, se avete sofferto di stitichezza per tutta la gravidanza.
4. Nausea o vomito
La nausea o il vomito, che magari vi hanno abbandonato da mesi o non avete mai avuto, quando il bambino sta per nascere, potrebbero presentarsi. Questo è dovuto al cambiamento ormonale e ai movimenti preparatori del bambino e dell’utero, che si sta preparando per le contrazioni vere e proprie. Nel caso è bene non farsi prendere dal panico, restare idratate sorseggiando liquidi e se riuscite (e potete) consumare qualche alimento energetico.
5. Dolori alla schiena
Sempre per via della discesa del bambino nel canale del parto, i dolori alla schiena potrebbero aumentare, per questo è considerato uno dei segnali che il bambino sta per nascere. In ogni caso anche qui se durante la gravidanza hai sofferto di sciatica questo sintomo potrebbe non essere fra quelli rilevanti per te.
6. Tappo mucoso
Il tappo mucoso è il materiale che riveste l’ultimo tratto dell’utero durante la gravidanza, una sorta di protezione per la sacca che contiene il bambino. Alcuni giorni prima o proprio in prossimità dell’inizio del parto potresti trovare del muco gelatinoso sulle mutandine, questo indica che si è in prossimità del parto.
7.Sbalzi d’umore
Gli sbalzi d’umore durante la gravidanza sono risaputi, ma i cambiamenti ormonali in prossima dell’avvio del parto sono così forti per via dell’aumento degli estrogeni che l’umore cambia all’improvviso e spesso si verificano anche stati di ansia. Non mancano anche donne che si sentono molto più in energia nei giorni prima del parto, al punto da pulire e sistemare casa come se non ci fosse un domani. Questi sbalzi umorali sono dovuti anche al rilascio di endorfine, che servono per innalzare la soglia del dolore nella donna che dovrà affrontare il travaglio e a seguire il parto.
8. Accorciamento del collo dell’utero
Un altro segnale che il momento del parto si avvicina è l’accorciamento della cervice. Questo si verifica tramite l’ecografia che avviene nelle ultime settimane di gravidanza o anche tramite controllo manuale del ginecologo. Qualora il collo dell’utero risulti inferiore o uguale a 10 mm p probabile che la nascita del bambino sia vicina, quando invece la cervice è intorno ai 30 mm il parto sarà ancora lontano.
9. Rottura del sacco amniotico
Il sacco amniotico si può rompere improvvisamente e con esse si avrà la perdita del liquido, comunemente si dice “aver rotto le acque”. La perdita del liquido può avvenire in modo graduale o tutto insieme, dipende dalle dimensioni del foro di uscita. Succede infatti che molte donne pensino di avere perdite di urina, perché il foro è così piccolo da rilasciare solo piccole gocce. Se pensi di aver rotto il sacco amniotico puoi verificare indossando un assorbente e se questo si inzuppa di liquido senza odoro e chiaro potrebbe essere liquido amniotico. L’alternativa è sempre quella di contattare il proprio ginecologo che farà un’ecografia per verificare.
Se il liquido è di colore verde scuro e si verifica la rottura del sacco prima della 37° settimana di gravidanza si consiglia di recarsi al pronto soccorso per un controllo.
10. Contrazioni
Siamo giunti all’ultimo dei segnali che il bambino sta per nascere, ovvero alle contrazioni. Quando si presentano è chiaro che la nascita è imminente e sarebbe opportuno controllare la frequenza delle contrazioni (vi sono diverse app da scaricare sullo smartphone) chiamare il ginecologo e recarsi in ospedale così che le ostetriche possano verificare la dilatazione dell’utero, iniziare il tracciato di monitoraggio per il controllo dello stato di salute del bambino.
Attenzione a non confondere le contrazioni da parto imminente con le contrazioni di Braxton Hicks. Queste ultime sono un segnale che l’utero si sta preparando il travaglio, che potrebbe avvenire anche molte settimane dopo. Le contrazioni vere e proprie si distinguono da quelle preparatorie, perché iniziano in modo lieve, per poi diventare sempre più forti e ravvicinate. Inoltre coinvolgono la parte bassa dell’addome sino a raggiungere anche la parte della superiore della schiena.
Tutti questi segnali se si verificano durante gli altri trimestri della gravidanza vanno segnalati al proprio ginecologo e presi in considerazione da uno specialista.