Colombina è l’unica maschera femminile di carnevale ad imporsi in mezzo a tante maschere maschili. Ha origini veneziane e rappresenta una servetta furba e graziosa, bugiarda e maliziosa, vivace e briosa. Profondamente affezionata alla sua padrona, Rosaura, altrettanto bella e graziosa, Colombina si trova sempre in mezzo ai “pasticci” e combina imbrogli su imbrogli. Incarna il tipo comico della serva seducente ed astuta, cinica e adulatrice, una giovane donzella sbarazzina profondamente innamorata del suo Arlecchino ed oggetto di attenzioni perenni di Pantalone, il suo padrone nonché padre di Rosaura, da lei però abilmente raggirato.

La vanità è il suo peccato capitale e la bugia il suo pane quotidiano, anche se usa la menzogna a fin di bene per nascondere gli amori della sua padrona, ostacolata da un padre burbero e severo. Abile nel nascondere lettere d’amore nel grembiule o nella scollatura, Colombina è una serve fedele e premurosa, ma anche una donna intelligente consapevole di vivere in un mondo di uomini e che per sopravvivere una donna deve usare la furbizia e l’inganno. Ecco perché questa maschera è così amata dal pubblico, per la sua straordinaria semplicità, il suo essere donna, la sua attenzione per l’apparenza, il suo amore per l’eterno fidanzato, ma anche la sua spontaneità, i pasticci e gli imbrogli.
Indice Contenuti
Il costume di Colombina
Esistono tante varianti del costume di Colombina. Solitamente non indossa una maschera e ha un corpetto aderente che risalta le sue forme generose e un’ampia gonna a balze di colore blu. Ha una giacca di colore rosso con un orlo dello stesso colore della gonna e un grembiule bianco candido dove nasconde le lettere d’amore della sua padrona Rosaura. Sul capo indossa il fazzoletto tipico delle cameriere (la crestina) tenuto fermato da un nastro. Ha scarpe nere con tacco basso, molto semplici ma graziose.

La storia di Colombina
Colombina è conosciuta con tanti nomi diversi come Arlecchina, Diamantina, Marietta, Violetta, Corallina, Bettina, Marinetta, Franceschetta o Betta. Questa maschera nasce nella Commedia dell’Arte e rappresenta l’evoluzione della Fantesca. In origine era una ruffiana poi una garbata consigliera settecentesca e poi compagna di vita di un giullare.

La Fantesca, però, in origine non era né bella né graziosa, anzi era vecchia e rugosa, ma era una cameriera devota alla sua padrona per la quale consegnava missive d’amore. Con il passare del tempo questo personaggio diventa giovane e procace, e viene configurata come una serva che combina tanti pasticci amorosi. La maschera di Colombina fa la sua apparizione con questo nome solo nel 1530 nei testi degli Accademici Intronati di Siena.
Leggi anche
Storia della maschera di Arlecchino
Filastrocche sulle maschere di carnevale
Disegni di Carnevale da colorare
Come spiegare il carnevale ai bambini