Il cioccolato è uno dei piaceri che quasi tutti amano concedersi, a fine pasto, oppure semplicemente per addolcire la giornata. Inoltre, costituisce uno dei regali più apprezzati e meno scontati da fare in ogni occasione.
Ne esistono diverse tipologie e gusti differenti: al latte, fondente, ripieno, barrette, praline, creme spalmabili ecc. Per acquistare quello che si preferisce, bastano pochi click, e visitare siti web come lo shop online Venchi. Tuttavia, non tutti sanno che questo alimento ha una storia antichissima, che parte dall’America Centrale passando per l’Europa, trovando spazio anche in Italia.
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Dalla pianta di cacao all’invenzione del cioccolato
La storia del cioccolato risale, secondo le ricostruzioni storiche, a un periodo compreso tra il 1800 ed il 1400 a.C., nell’area del Centro America e più precisamente in Messico. Si racconta che, circa 2000 anni fa, un indigeno rimase colpito da un frutto dalla particolare forma ovale, sporgente da un albero della foresta. Decise quindi di coglierlo e di aprirlo, rimanendo quasi estasiato dal profumo della mucillagine bianca in esso contenuta, che venne chiamata poi burro di cacao. L’uomo, decise di estrarre le fave contenute nel baccello e di portarle presso la sua abitazione, per poter comprendere meglio di cosa si trattasse. Dopo averle sbucciate, le tostò: questo processo consentì agli aromi del cacao di sprigionarsi. In seguito, creò un infuso con le fave tostate, la prima cioccolata calda.
Anche la civiltà Maya aveva un legame molto forte con il cacao. Infatti, molti reperti storici illustrano le divinità adorate da questo popolo con fave di cacao in mano: da qui, infatti, il nome “cibo degli Dei”. Inoltre, in alcune regioni, le fave di cacao erano utilizzate anche come moneta di scambio per effettuare gli acquisti.
Gli Aztechi, dopo la caduta dei Maya, continuarono ad utilizzare il cacao come merce di scambio. All’arrivo dei Conquistadores, però, il cioccolato perse importanza per alcuni anni. Solo dopo molto tempo dal loro insediamento in centro America, conobbero ed iniziarono ad apprezzare il cacao.
Il cioccolato in Europa e in Italia
Nel 1544 il cioccolato attraversò l’oceano ed approdò in Europa. Fu infatti regalato al re di Spagna Filippo II, che rimase estasiato da questo prodotto. Da qui si diffuse rapidamente lungo il continente: in Italia furono i Medici ad assaggiarla, mentre in Francia la bevanda al cioccolato venne consacrata durante il matrimonio tra Luigi XIV e l’infanta di Spagna Maria Teresa.
Dopo qualche secolo, il cacao iniziò a prendere le sembianze della cioccolata tutt’oggi apprezzata e consumata. Nel 1828, infatti, venne inventata una pressa idraulica, in grado di separare la pasta di cacao dal burro di cacao e di ottenere panetti e polvere di cioccolato.
In Italia, fu Silvano Venchi nel 1878 uno dei primi ad appassionarsi al cibo degli Dei. A soli 20 anni, infatti, decise di acquistare dei calderoni di bronzo per sperimentare con il cacao, ottenendo dopo pochi anni le prime specialità, come le Nougatine, ovvero delle nocciole Piemontesi ricoperte da cioccolato fondente. Grazie al successo ottenuto, fondò la Venchi Spa, quella che allora fu definita la più elegante cioccolateria del Piemonte. Forte dalla sua storia, ancora oggi Venchi è uno dei marchi bandiera del made in Italy nel mondo.
Che dire non ci resta che correre a prendere un bel pezzo di cioccolato in dispensa e gustarlo, tanto si sa fa bene anche all’umore!