Il corpo umano è in grado di provare diverse situazioni di stress e di reagire nel modo più appropriato, perché lo stress è considerato una reazione fisiologica dell’organismo che spinge diverse reazioni fisiche e psicologiche, come l’evitare un pericolo o fare del meglio per uscire da una situazione di disagio.
Anche se i meccanismi fisiologici di risposta allo stress sono gli stessi per tutti gli individui, cambiano i modi di reagire. Alcune persone possono provare dei sintomi psico-fisici durante o dopo una situazione altamente stressante, sintomatologie che provocano notevoli disturbi.
Uno stress intenso e duraturo, se non gestito, può avere diverse conseguenze sulla salute di un individuo, come la presenza di mal di testa, fastidi allo stomaco, ansia o disturbi del sonno. I sintomi della gastrite, ad esempio, sono molto comuni nei soggetti che vivono situazioni di stress eccessivo per un periodo prolungato.
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Quali sono i sintomi dello stress
Numerosi studi medici hanno dimostrato che lo stress è un fenomeno in grado di peggiorare dei sintomi e delle patologie già presenti. A livello fisico, i sintomi più comuni che si manifestano in situazioni di stress eccessivo sono:
- Disturbi di stomaco;
- Emicrania;
- Tachicardia;
- Disturbi del sonno;
- Problemi circolatori;
- Disturbi della digestione;
- Capogiri
A questi si accompagnano molto spesso dei sintomi psicologici come una forte irritabilità e nervosismo, un senso di impotenza, difficoltà di concentrazione e una forte difficoltà ad affrontare delle nuove situazioni che porta più facilmente a scoraggiare l’individuo.
Quali sono le fasi dello stress cronico
Secondo gli esperti, sono 5 le fasi del distress cronico, ovvero le diverse fasi che attraversa un individuo che vive situazioni di stress prolungate e che si ripresentano ripetutamente:
- Stanchezza fisica e mentale (cronica)
Si tratta di una prima fase del distress cronico che, in genere, inizia con la ricerca di una necessità da soddisfare quotidianamente, come bere del caffè per svegliarsi e farlo ogni giorno. Successivamente, stanchezza cronica prevale verso il tardo pomeriggio o la sera e richiede all’individuo di rilassarsi e col passare del tempo la stanchezza diventa sempre più lunga, si presenta anche di giorno e provoca una forte mancanza di forze.
- Autoisolamento e problemi a socializzare
La mancanza di forze e la stanchezza cronica provocano dei disturbi psicologici che causano una condizione di autoisolamento e l’inizio di problematiche nel relazionarsi con altre persone. Si diventa più nervosi e ostili con tutti, si perde la capacità di autocontrollo e si riducono gradualmente gli incontri con le altre persone. In questa fase, in genere, si trascurano anche gli affetti più cari.
- Costante irritabilità
La costante irritabilità diventa più forte e si aggiunge l’aggressione, non rivolta verso gli altri ma rivolta verso sé stessi. Si tratta, infatti, di un’aggressione che coinvolge l’organismo interno di un individuo e provoca numerosi disagi come la confusione, l’incapacità di prendere decisioni, mancanza di equilibrio emotivo e l’insorgere della depressione
- Dolori cronici
La quarta fase comprende la trasformazione dei sintomi fisici causati dallo stress, in sintomi cronici, provocati dall’organismo come campanello d’allarme. I primi sintomi cronici collegati allo stress eccessivo e prolungato sono: la rigidità muscolare nelle aree del collo, delle spalle e della parte inferiore della schiena, bruxismo, emicranie, cefalee, sintomi della gastrite, nausea e dolori articolari.
- La nascita di patologie da stress
Quest’ultima fase del distress rende visibile la gravità della situazione, attraverso la manifestazione di malattie specifiche e diverse da individuo a individuo, provocate dall’indebolimento del sistema immunitario.