Come dovreste sapere ogni alimento è ricco di proprietà e benefici e di certo non mancano nel Tartufo bianco, poco utilizzato nelle cucine per via del costo e della reperibilità, ma vi assicuro che una prelibatezza tutta italiana così andrebbe degustata almeno una volta nella vita.
Il Tartufo bianco, prevalentemente diffuso nella zona di Alba in Piemonte, è un fungo molto richiesto e molto ambito in ogni parte del mondo. Esiste anche il Tartufo nero, ma sicuramente la variante bianca è quella più pregiata a livello gastronomico.
Altre zone in cui è possibile trovare questa specie di fungo sono la Lombardia, soprattutto nelle terre di Borgofranco sul Po, l’Umbria nella provincia di Pesaro Urbino, in Molise verso San Pietro Avellana e Frosolone, e anche in Calabria, specie nelle parti di Gioiosa Jonica.
Il Tartufo bianco cresce in maniera del tutto spontanea in luoghi sotterranei e nascosti e può essere di diverse forme, alcune volte anche particolari e uniche. Il suo colore può variare di diverse tonalità, dal giallino chiaro al crema e solitamente, sulla sua superficie, sono presenti delle piccole venature marroncine o nerastre.
Il Tartufo bianco è talmente pregiato che può arrivare a costare addirittura 3.000€ al chilo, cosa che lo rende uno degli alimenti più costosi al mondo.
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Il tartufo bianco nella storia
Prima di conoscere le proprietà e i benefici del Tartufo bianco proviamo a fare un tuffo nel passato. La storia del Tartufo bianco risale all’epoca degli antichi Sumeri, che erano soliti utilizzarlo in aggiunta ad altri alimenti come il mais, l’orzo e i cereali, con i quali creava dei curiosi abbinamenti. Da allora questo alimento ha trovato impiego in tutte le cucine del mondo, divenendo un caposaldo della gastronomia mondiale. Oggi si possono preparare tantissime ricette col Tartufo bianco, sia per quanto riguarda i primi piatti, i secondi, gli antipasti e i contorni, l’importante è acquistare un prodotto di qualità nei negozi specializzati come IlTartufo.com che vende anche online.

Quando si raccoglie il Tartufo bianco?
Il periodo ideale per procedere alla raccolta del Tartufo bianco va da metà settembre a fine di dicembre. Questa ricerca si avvale della presenza dei cani, soprattutto delle razze Cocker, Setter, Pointer e Bretton. Solitamente la raccolta si svolge di notte poiché i cani riescono a procedere con più attenzione senza essere distratti da fattori esterni. Grazie al loro fiuto è possibile individuare il fungo che dovrà essere estratto dal terreno con degli strumenti specifici.
Il Tartufo bianco può essere acquistato tutto l’anno, e a seconda delle varietà, è anche possibile trovarlo fresco. Sul mercato è presente perfino il Tartufo bianco liofilizzato che viene prodotto attraverso una tecnica sperimentale a carico di alcuni chef specializzati. Inoltre, da qualche tempo è possibile disporre del caviale di tartufo, ovvero di un prodotto che viene estratto dal tartufo durante la sua cottura.
Proprietà e benefici del Tartufo bianco
Consumare il Tartufo bianco comporta il godimento di una serie di benefici non di poco conto. Innanzitutto è bene dire che questo fungo, quando consumato in associazione con altri alimenti, facilita il processo digestivo grazie alla presenza di molti enzimi. Per questo motivo, il Tartufo bianco è particolarmente indicato anche per combattere il reflusso gastrico.
Inoltre, il Tartufo bianco è un fungo ricco di magnesio e calcio, minerali che tra le altre cose, favoriscono il benessere delle ossa e dei muscoli. È bene evidenziare l’elevato contenuto proteico del Tartufo bianco che per questo motivo è amatissimo dai vegetariani e da coloro che non gradiscono il sapore della carne.

È consigliato anche come ingrediente afrodisiaco, in quanto l’odore del Tartufo bianco porta benessere ed è responsabile dell’aumento dell’attrazione. Inoltre, ingerendo questo alimento, si apporta una grande quantità di sali minerali all’organismo.
Infine, il Tartufo bianco trova impiego anche nella cosmesi; riesce infatti a schiarire le macchie della pelle in quanto è in grado di inattivare la melanina in eccesso nel corpo.
Come conservare il tartufo
Oltre ad essere un alimento molto delicato, il Tartufo bianco va conservato in maniera ottimale in quanto tende a deperire con molta facilità. Per conservarlo, al fine di preservarne le proprietà organolettiche e ritardarne la decomposizione, si suggerisce di riporlo in frigorifero all’interno di un barattolo, e a sua volta avvolgerlo in uno strato di carta, così da estenderne la durata fino a cinque giorni.
Se invece lo si cuoce e vi si aggiungono degli ingredienti in grado di trasformarlo in una sorta di condimento, può essere conservato per circa trenta giorni, sempre all’interno del frigorifero.